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Reflexioni

Una rubrica ricca di contenuti, chiamata scherzosamente “Reflexioni”, nella quale trattiamo vari argomenti: attualità, storia e filosofia a tema fotografico.
L’intento è distrarre da una vita quotidiana frenetica e anestetizzante… Speriamo di riuscirci!

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- Essere un fotografo
 


 












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Introduzione agli adattatori

Chi ci segue con assiduità avrà notato il nostro interesse per le ottiche d’epoca, che valutiamo e recensiamo testandole su corpi macchina digitali. Forse non tutti sanno come sia possibile utilizzare obiettivi di uno specifico sistema su fotocamere totalmente differenti; abbiamo quindi ritenuto utile fornire indicazioni per chi lo trovasse interessante. Adattatori da Nikon Z a M42, e da Nikon Z a Canon FD   Per introdurre il discorso, bisogna partire da alcune considerazioni. La prima riguarda la differenza più immediata tra gli obiettivi appartenenti a diversi sistemi fotografici, vale a dire il tipo di innesto. Che siano a vite o a baionetta, i differenti tipi di innesto non sono infatti compatibili fra loro. Adattatori da Nikon Z ad Olympus OM, e da Sony E ad Olympus OM La seconda considerazione riguarda invece la distanza a cui l’obiettivo deve trovarsi dal sensore (o della pellicola) per poter mettere a fuoco correttamente a tutte le distanze; i vari sistemi fotografici, tanto qu

Kenlock 135mm F2.8 (Mitakon) - Recensione

QUALITA’ COSTRUTTIVA Il primo impatto con quest'obiettivo è molto positivo. Corpo principale, ghiere, paraluce, innesto e persino i pulsanti di sgancio sono in metallo. La ghiera di messa a fuoco è rivestita da una gomma di buona qualità. L’assemblaggio a prima vista appare curato, senza giochi; si nota tuttavia il perfettibile meccanismo dei pulsanti di sgancio, scomodi. Inoltre sono presenti degli strani movimenti interni, non eccessivi ma che restituiscono una sensazione di fragilità. Presenti piccole viti a vista, non invadenti. ERGONOMIA L’obiettivo in prova è abbastanza compatto, di leggerezza media. La ghiera di messa a fuoco presenta una buona ergonomia: compie mezzo giro in senso orario da infinito alla minima distanza di scatto. Il movimento avviene in modo fluido e preciso, la gomma di cui è rivestita per quanto leggermente scivolosa garantisce una presa solida, grazie all’efficace zigrinatura. La ghiera dei diaframmi è di sezione media, e anch’essa risulta comoda nel

La Fotografia italiana negli anni ’60

Negli anni '60, l'Italia vide un profondo cambiamento nel mondo della fotografia, segnato da una crescente consapevolezza dei fotografi italiani riguardo al loro ruolo nella società e nell'ambito culturale internazionale. Da eventi come il Convegno Nazionale di Fotografia del 1959 a Sesto San Giovanni al successivo convegno di Verbania del 1969, promosso dal CIFe (Centro Informazioni Ferrania) e dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), emerse un'evoluzione significativa nel modo in cui i fotografi italiani si rapportavano alla cultura, alla politica, e alla società stessa. Il convegno di Verbania, in particolare, fu testimone di opposte concezioni della fotografia, con una forte prevalenza dell'approccio d'impegno sociale e politico, documentario e di reportage. Questo contesto politicamente acceso ha plasmato il percorso dei fotografi italiani, spingendoli a esplorare nuovi ruoli e ad abbracciare una visione più consapevole e critica del lor