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Tamron SP 500mm F8 (mod. 55BB) - Recensione



QUALITA’ COSTRUTTIVA

L’obiettivo presenta una costruzione interamente metallica, con la ghiera di messa a fuoco rivestita in gomma di ottima qualità. L’assemblaggio è curato senza particolari giochi, assenti i movimenti interni. Peccato per la presenza di numerose viti a vista nella parte inferiore: alcune sono piccole e meno visibili, altre risultano più grandi e poco gradevoli esteticamente.
Non giudichiamo l’adattatore (in questo caso Olympus OM) perché non fa strettamente parte dell’obiettivo. Il sistema Adaptall-2 infatti consentiva di montare l'ottica su fotocamere di diverse marche utilizzando l'opportuno adattatore.


ERGONOMIA

Il Tamron 500 8 SP è un obiettivo relativamente ingombrante, a causa del diametro. Risulta comunque utilizzabile, ma esclusi coloro che hanno mani grandi, tutti gli altri lo troveranno leggermente scomodo. Persino trovare una custodia di sezione adeguata non è facile, noi l’abbiamo ricavata da quella di una fotocamera reflex. Se non altro lo schema catadiottrico aiuta a risparmiare in termini di lunghezza e peso: un obiettivo da 500mm con schema classico sarebbe risultato enorme, mentre questo è possibile portarlo appresso senza troppi affanni.
La ghiera di messa a fuoco fornisce una presa eccellente e risulta fluida nel movimento. Ruota in senso orario da infinito alla minima distanza di 1,7 metri, compiendo un intero giro. A tal riguardo facciamo una doverosa precisazione: mettere a fuoco con questo obiettivo non è affatto semplice. Nonostante la lunga corsa della ghiera suggerisca una buona precisone, sul campo focheggiare può diventare snervante. Alle distanze intermedie l’impresa è fattibile, mentre bisogna prestare attenzione a quelle più corte, dove la scarsa profondità di campo non aiuta. All’infinito invece trovare il punto corretto di messa a fuoco è un incubo: ci si ritrova a spostare la ghiera avanti e indietro, sperando di azzeccare la mira. In questo senso la scarsa nitidezza e il basso valore di luminosità non aiutano. Oltretutto bisogna scordarsi scatti a mano libera, se si vogliono fotografare paesaggi a lunga distanza il cavalletto è obbligatorio. L’elemento frontale dell’obiettivo ruota durante la messa a fuoco, limitando l’uso del filtro polarizzatore; i filtri devono poi essere di grande misura, altro aspetto negativo che ne scoraggia l'utilizzo.
L’obiettivo non consente vere inquadrature macro, tuttavia sono possibili scatti ravvicinati, un apprezzabile bonus per un teleobiettivo così potente, anche se l'utilizzo a corta distanza è seriamente limitato dalla scarsa profondità di campo e dall'impossibilità di estenderla chiudendo il diaframma.
 


LINK TEST QUALITA' OTTICA + DATI TECNICI

 

Nitidezza
La nitidezza è sufficiente alle distanze ravvicinate, mentre all’infinito risulta quasi sufficiente; il calo ai bordi appare contenuto e progressivo. Abbiamo anche tentato un esperimento col duplicatore di focale 2X: il risultato è utilizzabile in emergenza, ma comunque insufficiente. Il contrasto in tutte le situazioni risulta di basso livello.
Il giudizio per questo paragrafo è quasi sufficiente. 


Aberrazioni cromatiche
Laterali: di livello molto basso; appaiono solo un situazioni di forte contrasto, nessun problema di correzione.
Longitudinali: quasi nulle, correzione nemmeno necessaria.
In generale possiamo definire la prestazione in questo campo come ottima.


Bokeh

Giudicare un obiettivo catadiottrico per il suo sfocato non è facile: in genere o si ama o si odia, noi cerchiamo di valutare la sezione in maniera più distaccata possibile.
In questo caso partiamo prima dai punti luce, i quali come vedremo condizionano molto lo sfocato risultante. Essi sono del tutto particolari, di forma “a ciambella”, ovvero cavi al centro. Nelle zone periferiche assumono una forma a mezzaluna, non proprio esaltante, anche se questa risulta poco apparente nella maggior parte delle foto.
Riguardo allo sfocato propriamente detto, la prima cosa che si nota è la buona separazione: sicuramente aiutata dalla focale, ma sempre presente anche nelle situazioni più difficili. Nelle giuste condizioni le aree fuori fuoco sono spesso gradevoli, morbide e con scarso affollamento. È innegabile che con uno sfondo particolarmente complesso appaiano dei giochi di forme piuttosto bizzarri; in altri casi invece l’obiettivo restituisce immagini quasi fiabesche.
Il comportamento in questa sezione viene valutato come sufficiente.


Coma
Inesistente, come prevedibile considerando lunghezza focale e apertura.


Distorsione
Di bassa entità, tendenzialmente a cuscinetto. In pratica il suo impatto per ritratti e paesaggi è quasi nullo, mentre per l’architettura saranno necessarie leggere correzioni. Le prove sul campo non sono state modificate in alcun modo.


Flare
I riflessi che appaiono sono fortissimi, ed assieme alle velature distruggono il contrasto e l’immagine nel suo complesso. Va detto che se ci si tiene distanti dalle fonti luminose intense l’obiettivo spesso resiste; tuttavia utilizzarlo nel controluce o in situazioni critiche è impossibile.
In generale possiamo definire la prestazione in questo campo tra l’insufficiente e il pessimo.


Focus breathing

L’obiettivo presenta una fortissima variazione di focale durante la messa a fuoco; consideratelo se intendete utilizzarlo per fare riprese video.


Sunstars
L’obiettivo non ne produce, non avendo diaframma e operando solo alla massima apertura.


Vignettatura

Nella maggior parte delle circostanze il calo di luce ai bordi è di medio/basso livello. Il problema principale risiede nella difficoltà di correggere completamente la vignettatura.
Possiamo definire il comportamento in questo ambito come sufficiente.

LINK PROVE SUL CAMPO - GALLERIA FOTO

 

CONCLUSIONI

Dalle rilevazioni emerse appare evidente che il Tamron 500 8 SP non è un obiettivo per tutti. Il suo vantaggio principale risulta la portabilità, ma bisogna comunque fare i conti con un’ergonomia non entusiasmante. Le aberrazioni cromatiche sono contenute e la qualità costruttiva buona, ma considerati gli scarsi risultati alle voci nitidezza e flare rimane poco. Lo consigliamo solo a chi vuole un teleobiettivo potente a tutti i costi, magari attratto dal risparmio di peso e prezzo. Gli altri cerchino alternative più qualitative.


PRO
- aberrazioni cromatiche quasi nulle
- possibilità di inquadrature ravvicinate

CONTRO
- nitidezza non esaltante
- messa a fuoco difficoltosa
- resistenza al flare molto scarsa

GIUDIZIO

Qualità costruttiva:   
Ergonomia:                 
Ottica:                         

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