Abbiamo contattato Riccardo Agnesani dopo aver visto il suo profilo su Instagram. Riccardo è un appassionato escursionista che si cimenta in numerosi percorsi di montagna, principalmente del nord Italia. Affianca a questa passione la produzione di foto e video, con i quali propone gli itinerari già affrontati sulla sua pagina instagram.
©Riccardo Agnesani |
Raccontaci di te e di come ti sei avvicinato alla fotografia.
Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo, ho 36 anni e vivo in quel di Seregno, a pochi chilometri dalla città di Monza. Sono diplomato come perito meccanico e lavoro in un’azienda artigiana del mio stesso paese in qualità di responsabile di produzione. Da qualche anno la mia passione per la montagna a 360°, quella che mi ruba ogni momento libero, i weekend e le vacanze, la coltivo anche sui social media, principalmente su Instagram dove ho un profilo content creator.
La fotografia è una passione che è nata parallela a quella per l’outdoor, perché sentivo la necessità di conservare le emozioni che provavo ogni qualvolta trascorrevo il mio tempo in natura. Ho iniziato a postare i miei scatti sulla mia bacheca come un diario, per tenerne traccia e mantenerne il ricordo. Poi man mano il mio profilo si è evoluto e ho capito come le emozioni di una scalata o quelle che si provano davanti a un paesaggio autunnale potessero essere condivise e apprezzate anche da un pubblico più ampio.
Nel frattempo ho continuato ad approfondire le mie conoscenze con corsi di fotografia e a studiare gli scatti dei professionisti, finché non sono inciampato sul gradino successivo: la videografia.
Mi sono formato da autodidatta, seguendo inizialmente dei creator su Instagram e sperimentando molto sul campo. Ricerco sempre la perfezione e sono molto autocritico, cerco di fare sempre meglio.
La fotografia è una passione che è nata parallela a quella per l’outdoor, perché sentivo la necessità di conservare le emozioni che provavo ogni qualvolta trascorrevo il mio tempo in natura. Ho iniziato a postare i miei scatti sulla mia bacheca come un diario, per tenerne traccia e mantenerne il ricordo. Poi man mano il mio profilo si è evoluto e ho capito come le emozioni di una scalata o quelle che si provano davanti a un paesaggio autunnale potessero essere condivise e apprezzate anche da un pubblico più ampio.
Nel frattempo ho continuato ad approfondire le mie conoscenze con corsi di fotografia e a studiare gli scatti dei professionisti, finché non sono inciampato sul gradino successivo: la videografia.
Mi sono formato da autodidatta, seguendo inizialmente dei creator su Instagram e sperimentando molto sul campo. Ricerco sempre la perfezione e sono molto autocritico, cerco di fare sempre meglio.
C'è un genere fotografico che preferisci? Quali sono i tuoi autori preferiti?
Sono affascinato dalla street photography senza mai essermi realmente cimentato in questo campo. Resto incantato anche dalla fotografia di architettura: l'incontro delle forme geometriche, delle linee e delle diagonali è un gioco meraviglioso. Al momento, non ho un autore preferito, ma sto costantemente esplorando nuovi fotografi e stili per ispirare il mio lavoro.
©Riccardo Agnesani |
Guardando nella tua galleria, notiamo che acquisisci immagini e video anche durante percorsi impegnativi (vie ferrate ecc.). In che modo affronti le problematiche tecniche?
Sì, spesso mi trovo in situazioni impegnative dal punto di vista tecnico durante i miei percorsi. La sicurezza personale è la mia priorità assoluta, quindi prima di iniziare qualsiasi registrazione, mi assicuro di essere adeguatamente equipaggiato e formato per l'ambiente. Ho anche competenze nelle tecniche di alpinismo apprese nei corsi tenuti dalle guide alpine, oltre che un bel po’ di esperienza sul campo. Inoltre, pianifico attentamente le riprese in modo da minimizzare i rischi. Ad esempio, utilizzo supporti come gimbal per stabilizzare le riprese e attrezzi di sicurezza quando necessario.
Il fatto di essere sottoposto a un notevole sforzo fisico funge da stimolo per la tua creatività artistica?
Prediligo percorrere itinerari lunghi e tecnici anche a livello escursionistico. Con il tempo ho imparato ad allenare il mio occhio fotografico riuscendo a prediligere spot interessanti con un'idea già in testa della costruzione del mio video. La difficoltà di creare un reel instagram di un itinerario è la necessità di essere sintetici, veloci ma al contempo accattivanti: occorre immortalare i passaggi chiave bilanciando bene le riprese dei panorami più belli. Non è proprio semplice riassumere in 15/20” un itinerario di 6/8 ore :)
In che modo l’uso del drone ha influenzato il tuo modo di riprendere?
L'uso del drone ha rivoluzionato il mio approccio alla fotografia e alla videografia, si può dire che abbia svoltato il mio modo di “osservare” il mondo. La prospettiva aerea offre una visione completamente nuova del paesaggio, consentendo di catturare dettagli e panorami che altrimenti sarebbero inaccessibili. Questa tecnologia ha ampliato la mia creatività, permettendomi di giocare con l'elemento visuale e la composizione in modi mai sperimentati prima. Lo trovo molto affascinante e ogni volta riesco a stupirmi della bellezza di cui sono osservatore.
Uno dei maggiori problemi per chi pratica escursionismo e vuole realizzare immagini è posto dal peso dell’attrezzatura. Qual è il tuo corredo abituale?
Il mio equipaggiamento abituale comprende una fotocamera reflex, due action cam, un drone con tre batterie, un power bank, cavi e accessori. Tuttavia, è una sfida costante bilanciare l'attrezzatura fotografica con l'equipaggiamento per l'escursionismo che deve includere l'abbigliamento tecnico per qualsiasi situazione meteo, acqua e cibarie, oltre che a una serie di accessori base e necessari (tipo il kit di pronto soccorso, la torcia frontale etc…)
Anche se nel tempo mi sono migliorato, per un'escursione giornaliera si parla comunque di poco meno di 10 kg di zaino.
Per un cammino di più giorni con la tenda sono arrivato a portare sulle mie spalle 18/19 kg :)
Anche se nel tempo mi sono migliorato, per un'escursione giornaliera si parla comunque di poco meno di 10 kg di zaino.
Per un cammino di più giorni con la tenda sono arrivato a portare sulle mie spalle 18/19 kg :)
Di tutte le foto che hai scattato, quale preferisci? Parlaci della sua genesi.
Più che le foto a piacermi, è il contesto paesaggistico in cui mi trovo. Ho parecchi luoghi del cuore e, immancabilmente, anche a parità di inquadratura, scattare in stagioni diverse è un qualcosa che mi affascina moltissimo. Non riesco a scegliere una singola foto preferita, ciò che rende una foto speciale per me è il ricordo legato a quel momento.
Le tue immagini sono mai state esposte? Hai mai vinto in qualche concorso?
Ho avuto modo di partecipare ad un concorso fotografico in occasione di un evento per un rifugio CAI in Valmalenco, il Rifugio Del Grande Camerini, e tra centinaia di foto la mia è stata premiata tra le prime 10.
©Riccardo Agnesani |
Quali progetti intravedi nel futuro per la tua attività foto/videografica?
I progetti e i sogni sono tanti e sto lavorando con impegno per far sì che si possano avverare. Sicuramente c’è la voglia di sperimentare tecniche di videografia più complessa e indubbiamente sarebbe fantastico poterne fare un lavoro full time.
Qual è il tuo rapporto con i social network? Li trovi uno strumento agevole per divulgare le tue creazioni?
I social network sono un elemento cruciale nella mia attività. Inizialmente ho condiviso i miei scatti per documentare le avventure in montagna, ma ho scoperto che possono anche essere un potente strumento di divulgazione. Cerco di utilizzarli in modo equilibrato, condividendo contenuti di valore e ispirando altri a esplorare la natura. Il progetto #inMontagnaConRicky è un esempio di come cerco di condividere la mia passione in modo informativo ed emozionante e chissà magari essere d’ispirazione per qualcuno :) La soddisfazione più bella è quando mi scrivono "mi hai fatto sognare con le tue foto/video".
Ringraziamo Riccardo per averci concesso quest'intervista, se considerate i suoi lavori interessanti vi invitiamo a seguirlo tramite il suo profilo social:
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