Passa ai contenuti principali

Soligor 100mm F 3.5 macro (Cosina) - Test qualità ottica




Il Soligor 100mm F 3.5 macro è stato prodotto dall'azienda giapponese Cosina e venduto a nome di varie marche: Soligor, Vivitar, Promaster, la stessa Cosina e altre. L'obiettivo risale agli inizi degli anni '90; in quel periodo avvenne la transizione tra i vecchi sistemi reflex con messa a fuoco manuale e quelli, più moderni, dotati di autofocus. A testimoniare ciò, del Soligor 100mm F 3.5 macro esistono due versioni: manuale (in nostro possesso) e autofocus. Entrambe sono otticamente identiche, quella autofocus si distingue facilmente dalla prima per la scritta "AF" a grandi caratteri bianchi sul barilotto. Quanto a compatibilità, la versione manuale di quest'ottica è reperibile con numerosi tipi d'innesto; quella autofocus la si trova invece solo con i seguenti: Canon EF, Nikon F, Pentax K e Minolta/Sony A.
L'obiettivo raggiunge un rapporto d'ingrandimento massimo di 1:2, ma veniva venduto assieme a una lente close-up che consente di arrivare fino a 1:1.
Peso e misure indicati nei dati tecnici si riferiscono alla versione manuale.

DATI TECNICI

Lunghezza focale: 100 mm
Massima apertura: F 3.5
Minima apertura: F 22
Schema ottico: 5 elementi in 4 gruppi
Lamelle: 8 curve
Distanza minima di messa a fuoco: 0,43 m
Diametro filtro: 49 mm
Lunghezza min/max (da noi rilevata): 78 / 126 mm
Diametro max (da noi rilevato): 67 mm
Peso (senza tappi, da noi rilevato): 235 g
Innesto: vari. L'esemplare testato è dotato di baionetta Canon FD



NITIDEZZA
Link alle immagini

ABERRAZIONI CROMATICHE
Link alle immagini

BOKEH
Link alle immagini

COMA
Link alle immagini

DISTORSIONE
Link alle immagini

FLARE
Link alle immagini

FOCUS BREATHING
Abbiamo rilevato una differenza di inquadratura del 40% tra infinito e la distanza minima di messa a fuoco.

SUNSTARS
Link alle immagini

VIGNETTATURA
Link alle immagini


LINK PROVE SUL CAMPO         –         LINK RECENSIONE

 

>> Link elenco test di qualità ottica <<


Commenti

Posta un commento

Nel lasciare i commenti vi invitiamo a utilizzare un linguaggio adeguato. Qualora dovessimo ritenere che un commento possa essere in qualche modo offensivo saremo costretti ad eliminarlo.

Gli articoli più letti

Introduzione agli adattatori

Chi ci segue con assiduità avrà notato il nostro interesse per le ottiche d’epoca, che valutiamo e recensiamo testandole su corpi macchina digitali. Forse non tutti sanno come sia possibile utilizzare obiettivi di uno specifico sistema su fotocamere totalmente differenti; abbiamo quindi ritenuto utile fornire indicazioni per chi lo trovasse interessante. Adattatori da Nikon Z a M42, e da Nikon Z a Canon FD   Per introdurre il discorso, bisogna partire da alcune considerazioni. La prima riguarda la differenza più immediata tra gli obiettivi appartenenti a diversi sistemi fotografici, vale a dire il tipo di innesto. Che siano a vite o a baionetta, i differenti tipi di innesto non sono infatti compatibili fra loro. Adattatori da Nikon Z ad Olympus OM, e da Sony E ad Olympus OM La seconda considerazione riguarda invece la distanza a cui l’obiettivo deve trovarsi dal sensore (o della pellicola) per poter mettere a fuoco correttamente a tutte le distanze; i vari sistemi fotografici, tanto qu

La Fotografia italiana negli anni ’60

Negli anni '60, l'Italia vide un profondo cambiamento nel mondo della fotografia, segnato da una crescente consapevolezza dei fotografi italiani riguardo al loro ruolo nella società e nell'ambito culturale internazionale. Da eventi come il Convegno Nazionale di Fotografia del 1959 a Sesto San Giovanni al successivo convegno di Verbania del 1969, promosso dal CIFe (Centro Informazioni Ferrania) e dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), emerse un'evoluzione significativa nel modo in cui i fotografi italiani si rapportavano alla cultura, alla politica, e alla società stessa. Il convegno di Verbania, in particolare, fu testimone di opposte concezioni della fotografia, con una forte prevalenza dell'approccio d'impegno sociale e politico, documentario e di reportage. Questo contesto politicamente acceso ha plasmato il percorso dei fotografi italiani, spingendoli a esplorare nuovi ruoli e ad abbracciare una visione più consapevole e critica del lor

Vintage Digitale – Fujifilm F40fd

Ciao a tutti, in questo episodio parliamo della Fujifilm F40fd, una compatta del 2007. Fa parte della serie “F”, ovvero le compatte premium della casa, spesso distinte da sensori più grandi e qualità d’immagine nettamente migliore rispetto al resto della produzione. Questo articolo fa parte di un progetto volto a riscoprire la fotografia CCD, se volete approfondire è presente  un’introduzione  esplicativa. SCHEDA TECNICA: Sensore: 1/1.6” CCD (8 x 6 mm) Megapixel: 8 (3296 x 2472 pixel) Formato immagine: 4:3 Escursione focale: 35–105 mm (equivalente 35mm) Apertura massima: F 2.8-5.1 Stabilizzazione ottica: No Tempi di scatto: 3 S - 1/2000 S Gamma ISO: 100-1600 Presenza controlli PASM: No Formato RAW: No Distanza minima messa a fuoco: 7 cm Dimensioni schermo: 2,5 pollici Risoluzione schermo: 230.000 dots Schede di memoria compatibili: XD picture card, SD/SDHC Dimensioni: 96 x 59 x 23 mm Peso: 181 g Batterie: al litio   L’esperimento di questa puntata si concentra su di